Educare alla legalità vuol dire educare alla responsabilità: un tema che deve essere centrale nella vita di tutti. L’argomento lo abbiamo affrontato in classe partendo dalla lettura di un libro: “Falcone e Borsellino paladini della giustizia”. Leggendo la storia della loro vita, abbiamo capito che, se siamo onesti e rispettosi della legge, possiamo camminare sempre a testa alta senza avere paura. E se abbiamo un sogno, dobbiamo impegnarci per realizzarlo, così come hanno fatto loro. Anche nella nostra città, uomini coraggiosi hanno dato la loro vita per vivere come uomini liberi e non cedere a ricatti mafiosi. Infatti, nell’incontro sulla legalità, a cui abbiamo partecipato, che si è tenuto presso la “ Biblioteca Povinciale Magna Capitana” di Foggia, sono state ricordate le figure di due nostri concittadini che hanno pagato con la vita la loro voglia di giustizia. Il primo era un imprenditore: Giovanni Panunzio che ha denunciato i propri estorsori e non si è arreso alla loro volontà. L’altro: Francesco Marcone era il direttore dell’ufficio del registro della nostra città ucciso nel portone della sua casa. Attraverso le domande fatte ai relatori presenti siamo riusciti a chiarire molti dei nostri dubbi. Abbiamo compreso l’importanza della memoria, per non dimenticare, per non essere soli, per diventare una comunità, una forza contro la criminalità. Ci siamo resi conto che per rendere migliore il nostro mondo dobbiamo cominciare da noi rispettando le semplici regole del vivere comune. Questo ci farà diventare dei bravi cittadini. Oltre al rispetto delle regole sociali, dobbiamo imparare ad accettare la diversità, a essere solidali con gli altri e a fare nostri i principi dell’amicizia. Abbiamo capito che le regole non limitano la nostra libertà, ma accrescono il nostro diritto a vivere meglio e che sono la nostra speranza di futuro, di vita serena e di felicità. Questo incontro è stato come un gesto d’amore verso la nostra terra.
