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07 febbraio: no al bullismo

Il 07 febbraio si è celebrata la giornata nazionale contro il bullismo. Il bullismo è una violenza di natura fisica o psicologica, molti bambini e ragazzi ne sono vittime. Questo tipo di violenza si manifesta maggiormente negli ambienti scolastici, dove viene colpito un soggetto più debole. Le offese possono essere di vari tipi: minacce, violenze verbali, esclusioni dal gruppo, appropriazione indebita dell’oggetto, fino a picchiare o costringere la vittima a fare qualcosa.

Per questo motivo, è stata dedicata questa giornata per parlare nelle scuole e per dar coraggio a questi ragazzi che ne sono vittime.In questa giornata, tutti i docenti spiegano ai bambini che la cattiveria non serve a niente e che è meglio essere tutti amici. Tutti gli Stati cercano di neutralizzare il bullismo e di dare un futuro migliore ai bambini di oggi. Tanti bambini e ragazzi prendono di mira le persone più deboli ed indifese e picchiandole, escludendole e offendendole, fanno abbassare la loro autostima. Se un genitore è un bullo, il figlio da grande si comporterà come il padre o la madre, imitando i suoi comportamenti. Il bullo provoca stress e danni sia fisici che psicologici nella persona presa di mira. Il bullismo è un fenomeno da contrastare e debellare perché produce violenza, prepotenza ed emarginazione. A questa iniziativa si è dato un simbolo, il nodo blu. Gli alunni e gli insegnanti d’Italia hanno fatto indossare agli alunni un nodo blu per dimostrare di essere contro il fenomeno. Il nodo rappresenta anche la volontà di non voler dimenticare le conseguenze che il bullismo ha nella vita di tanti ragazzi.

A scuola abbiamo parlato dell’argomento e visto video e cartoni sul bullismo. Il bullismo, secondo me, è una cosa brutta, molto brutta. Il bullo è una persona che vuole comandare sui più deboli, con botte e parolacce. Fa il prepotente e ferisce gli altri. Con la sua cattiveria, cerca di ottenere quello che vuole, crede di essere il più forte e vuole che gli altri lo vedano come il più potente. In realtà, il bullo è una persona poco intelligente che non sa stare in compagnia e ha problemi con gli altri e spesso anche in famiglia. Il bullismo fa stare male, ma noi dobbiamo essere uniti e non far vedere che abbiamo paura. Non dobbiamo rispondere con la violenza, dobbiamo continuare a giocare con i nostri amici così il bullo si renderà conto di essere solo. Mi è piaciuto un video mostrato a scuola: il ragazzo, bullo, vedendo gli altri che erano in gruppo, si è sentito triste e ha cominciato a riflettere.

Tommaso Fiscarelli, Michele Marseglia, Martina Schioppa

Classe IV B
Plesso Ordona Sud