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Il bambino con il pigiama a righe

Siamo a gennaio, il mese della memoria, per non dimenticare mai quello che i tedeschi fecero agli ebrei. Un romanzo che più che mai ci riporta a questo terribile momento storico è: “Il bambino con il pigiama a righe”. Bruno, il protagonista viene costretto a traslocare da Berlino ad Auscwitz per colpa del lavoro del padre. Qui Bruno non ha amici con cui giocare. Bruno va ad esplorare un’enorme rete. Al di là della rete, c’era un bambino di nome Shmuel. I due bambini fanno amicizia. Un giorno Bruno decide di indossare un pigiama a righe perché vuole raggiungere l’amico. Bruno scavalca la rete e aiuta l’amico a trovare il padre. A un certo punto, si sente il suono di una sirena e i soldati tedeschi li catturarano e li fanno entrare in una stanza dove muoiono mano nella mano.

Il bambino con il pigiama a righe” è una storia straziante e fa piangere quasi tutti. Fa riflettere su una storia atroce purtroppo accaduta realmente. Ma ciò che rende più commovente questa vicenda è il fatto che è stata vissuta attraverso gli occhi ingenui di un bambino che non si rendeva conto di quello che accadeva intorno a lui fino al punto di arrivare a perdere la vita.

Questa storia è anche bella perché parla dell’amicizia di due bambini che non dovrebbero essere amici in quanto uno tedesco e l’altro ebreo. Quindi, questo romanzo ci insegna che l’amicizia vale per tutti senza avere pregiudizi.

Giuseppe Marchese

Classe IV B
Plesso San Lorenzo