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Gli psichiatri europei puntano l’indice contro le “nuove droghe”

Dall’ 1 al 4 aprile, a Firenze, si sono ritrovati per il Congresso annuale dell’ Associazione Europea di Psichiatria (EPA) circa 5000 psichiatri, giunti non solo dall’Europa, ma anche da Asia e Americhe per molti eventi, tra simposi, dibattiti, workshop… Da tutti emerge una comune preoccupazione per la pericolosità delle nuove droghe in commercio, assunte dai giovani che ne sottovalutano la pericolosità. L’allarme per le nuove droghe preoccupa perché sembra che il loro utilizzo stia diventando una forma di “intrattenimento” giovanile. Molti assumono queste nuove droghe come fossero un modo per stare in compagnia, perché lo fanno tutti. Sono droghe facili da reperire, orali o inalabili, e, per questo, reputate meno pericolose rispetto alle droghe che si iniettavano endovena.
Pochi sono consapevoli, però, delle conseguenze pericolose di queste nuove droghe. Lentamente sia il fisico sia la mente cominciano ad essere danneggiati, senza reale possibilità di recupero.
Oltre a questo tema, i partecipanti si sono confrontati sul tema: “Insieme per la salute mentale”. Per la prima volta il Congresso Europeo si è svolto in Italia e per la prima volta è Presidente della Associazione Europea di Psichiatria una donna italiana, la prof.ssa Silvana Galderisi, ordinario all’Università “Vanvitelli” di Napoli.

Giorgia Gobbi II A, Luigia Casamassima II D

Plesso N. Zingarelli